Museo
Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri - Grumento Nova (Pz)
Nel museo viene illustrata la storia della città
romana e dell’Alta Val d’Agri.
Una
prima sezione, dedicata alla Preistoria, presenta resti di elephas antiquus
e di equidi, che circa 120.000 anni fa frequentavano il territorio di Grumento,
allora caratterizzato da un grande bacino lacustre.
Alla
fase di IV sec. a.C., caratterizzata anche in quest’area dall’arrivo dei
Lucani, sono riferibili alcuni corredi funerari, provenienti da Montemurro, con
ceramiche a figure rosse, armi ed elementi di armatura e fibule in bronzo. Allo
stesso periodo sono riferibili statuette votive riconducibili ad un piccolo
santuario rurale di III sec. a.C., rinvenuto ai margini della città romana.
Tra
i rinvenimenti che illustrano la vita di Grumentum si segnalano monete
coniate anche da una zecca locale, epigrafi che rimandano a magistrati e a
culti imperiali e soprattutto una raffinata testa in marmo raffigurante Livia
Drusilla, vedova dell’imperatore Augusto. La statua verosimilmente era esposta
nel Foro.
Della
fase imperiale della città sono esposte, inoltre, le quattro statue in marmo
insulare greco di II sec. d.C. (due Ninfe, un Dioniso e la parte inferiore di
un’Afrodite), rinvenute nel 2002 negli scavi delle “Terme imperiali”.
Riferibili
all'occupazione tardoantica del territorio grumentino sono, invece, i mosaici
policromi appartenenti ad ambienti della villa indagata in loc. Maiorano di
Viggiano.
Nell’ultima
saletta, infine, si segnalano il bassorilievo medievale raffigurante il martire
San Laverio (312 d.C.) e un sarcofago, provenienti dall’omonima località ove è
ubicata la chiesetta del martire.
Carta
della qualità dei servizi
Depliant
Italiano
Inglese
Parco
Archeologico
Il parco archeologico racchiude i resti monumentali
dell’antica città di Grumentum. La città, sorta nel corso del III sec.
a.C., conosce una generale fase di ristrutturazione urbana a partire dalla metà
del I sec. a.C. dopo esser stata messa a ferro e a fuoco dagli Italici nel
corso della guerra sociale. Posizionata su un pianoro naturale costituito da
tre terrazzamenti, si sviluppa entro un’area di circa 30 ettari difesa da una
cinta muraria in opera incerta con un perimetro di circa 3 chilometri.
L’impianto urbanistico è impostato su un reticolo stradale costituito da tre
strade longitudinali (decumani) - con direzione nord-est/sud-ovest - che
attraversano l’intero abitato nella sua lunghezza. I tre assi sono tagliati
trasversalmente da strade sud-est/nord-ovest (cardini) ad intervalli regolari
di 35 metri, ovvero un actus romano. La città, monumentalizzata tra
l’età di Cesare e l’età giulio-claudia, presenta sul terrazzamento
sudoccidentale i resti del teatro, di due piccoli templi e di una ricca domus
del tipo ad atrio con peristilio. Al centro del terrazzamento – il più alto
- sorge il Foro chiuso dalla porticus con i resti di due templi sui lati
sud e nord (identificati con il ‘Cesareo’ ed il Capitolium); sul lato
occidentale, invece, si possono scorgere le tracce della basilica. A sud e a
nord si trovano i resti di due edifici termali (rispettivamente d’età
repubblicana ed imperiale). Sul terrazzamento più basso - nell’area
nordorientale della città - è collocato l’anfiteatro; costruito secondo la
tecnica dell’opus incertum, si caratterizza per una tipologia ibrida: a
struttura piena sul lato ovest, dove si addossa alla pendice naturale ivi
presente, e a struttura cava nelle restanti parti.
Responsabile:
Indirizzo: Contrada Spineta - 85050 Grumento Nova (Pz)
Tel: 0975/65074
Fax: 0975/65074
E-mail:
Orari
di apertura al pubblico museo:
lunedì, 14.00-20.00; martedì-domenica, 9.00-20.00
Parco
Archeologico: lunedì-domenica,
9.00-un’ora prima del tramonto
Giorni
di chiusura: 1 gennaio, 1 maggio,
25 dicembre
Biglietto
di ingresso (per museo e parco archeologico): intero € 2,50; ridotto € 1,25; gratuito la prima domenica del mese; agevolazioni
secondo le disposizioni vigenti nei musei statali